Lunedì 17 giugno si è celebrata a Città del Messico la Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo con una conferenza scientifica intitolata “Navigando nelle Profondità della Sostenibilità Idrica, Acque Vive – Monitoraggio, Gestione e Rischi”.
L’evento, organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Messico con il supporto dell’Associazione dei Ricercatori Italiani in Messico (ARIM), si è svolto presso il Tecnológico de Monterrey, Campus Estado de México, una delle istituzioni più prestigiose sia in Messico che in America Latina, inserita nella top-200 degli atenei secondo il QS World University Rankings 2025.
La Giornata della Ricerca si è incentrata sul tema dell’acqua, dalla gestione sostenibile delle risorse idriche alla prevenzione dei rischi in caso di eventi catastrofici e al monitoraggio degli ecosistemi marini.
L’evento, moderato dall’Addetto Scientifico, Dott. Roberto Marani, è iniziato con un saluto dell’Ambasciatore d’Italia in Messico, S.E. Alessandro Modiano, che ha evidenziato l’importanza della sostenibilità idrica, tanto in Italia quanto in Messico, e ha ricordato il ruolo fondamentale della diplomazia scientifica per la cooperazione internazionale, indispensabile per affrontare efficacemente le sfide globali odierne. Successivamente, sono intervenuti la Dott.ssa Verónica Pedrero, Direttrice del Campus Estado de México del Tecnológico de Monterrey, e il Dott. Aldo Ramírez Orozco, Direttore del Centro dell’Acqua per l’America Latina e i Caraibi.
Il panel tecnico ha visto l’intervento di cinque ricercatori italiani, tre dei quali lavorano stabilmente in istituzioni di ricerca messicane: il Dott. Simone Lucatello (Istituto Mora, CONAHCyT), il Dott. Emanuele Giorgi (Tec de Monterrey, Campus Chihuahua) e la Dott.ssa Rosanna Bonasia (Tec de Monterrey, Campus Estado de México). Infine, dall’Italia sono giunti la ricercatrice del CNR-STIIMA, Dott.ssa Rosalia Maglietta, e il Presidente della Jonian Dolphin Conservation, Dott. Carmelo Fanizza.
A conclusione dei lavori, si sono tenuti brevi incontri individuali per condividere idee e conoscenze sui temi trattati e aprire nuove forme di collaborazione scientifica tra i Paesi.
Alla conferenza hanno partecipato circa 90 persone, tra professori, ricercatori e studenti.